Sapevi che il Diaframma è uno dei principali muscoli respiratori, è in armonia con l’emozioni, con la curva lombare, con il fegato, l’intestino e lo stomaco? Le tensioni emotive di tale muscolo può alterare lo stato psicofisico della persona e quindi può generare una postura scorretta.
Sapevi che esiste un collegamento tra il dolore alla schiena nella zona lombare (parte inferiore della schiena) e diaframma? Tali dolori possono comparire come ad esempio lombo-sciatalgia, colpi di “frusta”, sciatalgia ecc… .
Il diaframma ha relazione con il nostro con il nostro sistema tonico posturale, con la muscolatura della colonna vertebrale mantenendola nelle curve fisiologiche o modificandola atteggiamenti di cifosi (in chiusura).
Questo è causato non solo dalla tensione esercitata del diaframma ma anche dall’armonia dei vari muscoli, dagli organi, dallo stato d’animo della persona, dalle emozioni come gioia, felicità, amore, tristezza, paura, rabbia, gelosia ecc.. .
Il Diaframma, i muscoli, gli organi, la respirazione, lo stato fisico e psicofisico cambia il nostro corpo da uno stato di normalità passa ad uno stato di tensione, quindi il corpo assume una “postura” di chiusura.
Un pò di Diaframma
Come già accennato, il diaframma è uno dei muscoli respiratori che aiuta nella meccanica respiratoria della inspirazione e della espirazione. Il diaframma ha una forma a cupola separa la cavità toracica da quella addominale, ha una stretta relazione con gli organi come lo stomaco, l’intestino e fegato.
Nell’anatomia il diaframma è costituito nella parte centrale da fibre tendinee e mentre nella parte esterna da fibre muscolare, poi è sorretto da tre pilastri, uno mediale destro, uno mediale sinistro e laterale.
Nella meccanica respiratoria durante l’atto della Inspirazione il diaframma si abbassa e comprime i visceri, nella Espirazione il diaframma sale e crea volume ai visceri. Questo meccanismo è un movimento volontario ma se si ha un diaframma in tensione (o bloccato) questo movimento di espansione viene meno. Possono comparire dei sintomi ad esempio apnee notturne, difficoltà respiratorie sia in inspirazione che in espirazione, rigidità lombare, rigidità al muscolo psoas, minore diurisi, ritorno venoso, minore elasticità toracica, maggiore rigidità della catena muscolare posteriore.
Diaframma bloccato e le emozioni
Come diceva”Française Mézières tutto parte dal diaframma e tutto ritorna nel diaframma”, questa citazione detta da F. Mézières e poi ripresa da mondo osteopatico hanno notato con recenti studi scientifici che il diaframma è la chiave di volta (verrà approfondito in un’altro articolo). Il diaframma lo possiamo idealizzare come una “spugna” che si muove e assorbe tutto ciò che avviene all’interno e ciò che proviene dall’esterno (emozioni, stress, lavoro).
Si parla di diaframma “libero” quando la persona si trova in una situazione di benessere, ovvero riesce a non reprimere stati d’umore, stress, lavoro, paure, rabbia, ecc.. , mantiene uno stato psico-fisico ottimale con maggior consapevolezza.
Mentre al contrario se ci si trova in una situazione che si reprime le emozioni di rabbia, paura, gelosia, tristezza, panico, stress, poca attività fisica, traumi emotivi; il diaframma è il primo protagonista che viene colpito e si va incontro al cosiddetto “diaframma bloccato” o in tensione. Questa situazione potrebbe provocare la comparsa dei sintomi elencati precedentemente. E’ necessario “liberare il diaframma”
Libera diaframma e postura corretta
Per mantenere un benessere generale bisogna liberare il diaframma.
Ti indico di:
- Non reprimere le tue emozioni qualunque siano ma vivile, lasciandole andare.
- Inizia a praticare meditazione, pilates, yoga e posturale.
- Trattamenti di sblocco mio-fasciale con il Mézières e con trattamenti osteopatici al fine di diminuire le tensioni di fascia e muscoli.
- Ginnastica respiratoria, posizionati supina con una mano sopra all’ombelico, inspira facendo salire l’ombelico, trattieni l’aria per quattro secondi ed espira in quattro secondi. Alternala con tre cicli di respirazione normale ascolta come si move la pancia e il torace. Infine inizia il secondo ciclo. Effettua questo esercizi per cinque minuti per due volte a settimana quando ti alzi o prima di andare a dormire.
Molto importante è la concentrazione, il luogo dove in cui lo svolgi, il tempo che dedichi ma soprattutto ascolta e ascoltati, percepisci il tuo corpo:
- Com’è la tua respirazione?
- La tua respirazione coinvolge la “salita dell’ombelico”? o è più toracica?
- E’ regolare o si manifestano delle interruzioni?
- Al tatto senti diaframma rigido e rigidità dietro la schiena?
- Finiti gli esercizi di ginnastica respiratoria avverti una sensazione di libertà o di leggerezza?
Ricorda sii consapevole di te stessa, non reprimere l’emozioni ma attraversale, quindi vivile, sii positiva e abbi cura di te.