Certamente alla domanda, tutti risponderebbero si sta meglio in equilibrio con due piedi. E’ ovvio!.
Ma perchè è cosi importante stare con un piede solo?
E’ importante sapere, come sta performado il sistema vestibolare, e quindi l’equilibrio. Il sistema vestibolare è alla base: dell’appoggio, della stabilità, del cammino, delle percezioni sensoriali; come ad esempio la percezione dello spazio, come si come appoggia il tallone e poi come si arriva alla spinta dell’avampiede.
Il sistema vestibolare che si trova nell’orecchio interno, nella rocca petrosa posta nel labirinto membranoso. Questo sistema si definisce complesso sia per la sua funzione sia tutti i rapporti che esso si relaziona. La funzione principale è stabilizzare i movimenti del capo e del corpo mantenendolo in equilibrio per contrastare la forza di gravità e l’accelerazione lineare.
Inoltre esso è in relazione continua con diversi sistemi sensoriali, quali: visivo, uditivo, percettivo, somato-sensoriale (tatto, vibrazione, cute, interocezione, metabolismo, temperatura e dolore).
Dato che il corpo umano si relaziona sia da un sistema sensoriale sia da un sistema muscolo-scheletrico, (che a volte si da importanza solo al secondo), i due sistemi interagiscono insieme, creando una continua “anticipazione e movimento“. Infatti il movimento, qualunque esso sia, è elaborato prima dal sistema sensoriale poi come se fosse uno schema gerarchico si prepara la risposta, attraverso il movimento (feedback).
Quindi l’appoggio in mono podalismo “test della cicogna”, serve per capire come la persona è attiva a livello percettivo e come di conseguenza è reattiva nel movimento (nel micro spostamento) dell’articolazioni piede-caviglia, ginocchio e bacino. Il test si può effettuare in due modalità di osservazione ad occhi aperti (=OA) e notare come compensa le articolazioni piede-caviglia e com’è il suo equilibrio. Il test si fa anche ad occhi chiusi (OC) per capire invece come la sua sensorialità ovvero come la pianta del piede percepisce il suolo.
Questo test si effettua: a piedi nudi, si alza la gamba, si mantiene le braccia lungo i fianchi, il piede a martello, e si deve mantenere lo sguardo in avanti per circa 30 secondi. In questa posizione si osserva come la persona compensa l’appoggio se intra-ruota “se va all’interno” o extraruota “va all’esterno”. Questo dato è importante se precedentemente si usa per la valuzione posturale per capire se è stato osservato una rotazione del bacino (torsione) e come il sistema sensoriale e meccanico hanno compensato.
Dal punto di vista di posturologia, se il soggetto è positivo in questo test, si deve migliorare la capacità sensoriale dell’appoggio e quindi diminuisce la propabilità di eventuali cadute o distorsioni, dovrà sviluppare una serie di esercizi propriocettivi per la pianta del piede per migliorare lo schema del passo tallone-pianta-punta, per poi completare o integrare con esercizi meccanici di rinforzo nel complesso piede caviglia al fine di sviluppare “i muscoli sotto i piedi” nell’arco plantare, rinforzare i muscoli gemelli (polpacci) e rinforzare il muscolo anti-gravitazionale il soleo.
Questo test da anche risposta nel caso in cui il soggetto non riesce a mantenersi in equilibrio e quindi avrà anche difficoltà a mantenersi in stazione eretta e di conseguenza il sistema muscolo-scheletrico svilupperà dei compensi, che si posso vedere ad esempio un’asimmetria durante il movimento del passo, piedi che tendono ruotare verso l’esterno, oppure piedi che tenderanno a ruotare verso l’interno o una diminuzione della spinta del piede o dell’appoggio e quindi una minor mobilità della caviglia in flessione dorsale e flessione plantare.