La mia formazione da Chinesiologo si è soffermata sul movimento del piede e della sua anatomia. Propio la sua anatomia mi ha catturato e mi sono chiesto, ma l’arco plantare perchè così importante, che ruolo ha?
Per rispondermi ha queste domande mi sono documentato nei libri di anatomia umana e di embriologia, ho seguito e continuo la mia formazione sulla posturologia. Durante la formazione le mie domande hanno trovato risposta, in quanto ho capito che la postura del piede non solo ha il compito di sostenerci ma cambia anche il modo mantenerci stabili e dinamici, attraverso degli archi e i recettori meccanici e propriocettivi posizionati lungo la nostra cute della pianta plantare (1*).
L’ARCO PLANTARE DELLA DINAMICA E DELLA STATICA
L’arco plantare è una struttura anatomica che si forma durante l’evoluzione dal neonato al bambino, precisamente si forma nello sviluppo del bambino dai 18-24 mesi, periodo in cui nell’area motoria inizia a camminare in modo autonomo, corre, supera ostacoli ecc. In questo periodo di sviluppo l’arco plantare sviluppa gli archi della statica e della dinamica senza però dimenticare che le fasi dello sviluppo come strisciare, sedersi e gattonare sono fondamentali per far inziare tale sviluppo.
Proprio nel movimento dello strisciare, del rotolamento, del gattonamento e del mettersi seduto da solo. Inizia il suo sviluppo!. Lo strisciare tappa fondamentale (8-10 mesi), perchè il neonato incomincia a appoggiare le dita dei piedi e spingendosi avanti e indietro, inizierà la formazione dei muscoli di spinta dell’avampiede. Poi successivamente con il gattonamento il neonato appoggerà meglio tutta la parte anteriore del piede (avampiede) e il suo equilibrio, con la conseguente formazione dell’arco plantare.
L’arco plantare detto anche “arco della volta plantare” è costituito da (2*):
- arco longitudinale mediale e laterale, chiamato arco della statica perchè i muscoli e i legamenti hanno la funzione di sorreggere la struttura piede-caviglia e quindi la distribuzione del carico. Funzione statica
- arco trasversale, chiamato arco della dinamica perchè decorre dall’avampiede e sino le falange dei piedi dal 1° al 5° metatarso. Funzione di spinta.
Ora ti chiederai, tutto questo cosa centra?
La formazione dell’arco plantare, evita il “piattismo” o il piede piatto ai bambini, a patto che non ci siano dei casi di iperlassità legamentosa dopo i 7 anni. Il piede piatto “lasso” è fisiologico dal primo anno di età fino a tre anni a causa di una elasticita’ caspulo-legamentosa, a partire dai 3 anni ai 7 anni questa condizione tende alla spontanea correzione legata allo sviluppo fisiologico.
La crescita fisiologica della volta dell’arco plantare è influenzata da:
- un adeguata attività motoria
- il giusto tempo delle tappe dell’evoluzione del neonato e del bambino
- una muscolatura efficiente
- il peso corporeo nella norma
- un controllo posturale efficiente
- una buona elasticità articolare
- far camminare il bambino scalzo su diverse superfici come sabbia, erba, sassi, terra, al fine di permettere lo sviluppo di un piede “sano”
Ogni volta che il piede appoggia al suolo, prima raccoglie le informazioni e poi, in base ai dati raccolti, si irrigidisce e si trasforma in una leva per farci avanzare.
Purtroppo questo lavoro di “raccolta dati” viene quasi annullato dalla suola delle scarpe.
Per queste ragioni prima dei 7 anni (a meno che non ci si trova davanti ad un casi di iperlassità), non va assolutamente corretto con le classiche scarpine ortopediche.
L’arco plantare si forma con lo sviluppo del bambino!
Cosa bisogna evitare?
- Non dare il giusto tempo nelle fasi di sviluppo;
- Non mettere subito in piedi il neonato, dato che ancora non “muscoli sotto i piedi”
- Non utilizzare il girello
- Non utilizzare sussidi per riempimento della volta plantare
- Non far indossare calzetti antiscivolo dato che impediscono di percepire lo spazio esterno e quindi renderlo meno equilibrio
- Evitare di utilizzare calzature troppo strette e morbide e che contengono sussidi
“Ricordati che tutti nasciamo con i piedi piatti, dato che il neonato non ancora schemi motori e muscoli sviluppati”, non servono sussidi che riempiono la volta plantare, solo tramite le tappe dello sviluppo, l’esplorazione a piedi nudi e gli esercizi mirati ai piedi permettono sviluppare il piede donandoci stabilità e dinamicità.
BIBBLIOGRAFIA
1* – “Cutaneous afferent innervation of the human foot sole: what can we learn from single-unit recordings?,2, 2, 1 , 06 Jun 2018, 120(3):1233-1246
2* – “anatomia funzionale, arto inferiore”, A.I. Kapandji
Interessante lezione sulla volta plantare e soprattutto importanti indicazioni per lo sviluppo del piede del bambino.
mi fa piacere per di averla interessata sulla lezione della volta plantare, e l’importanza che ha sul bambino